Parigi non è solo la città dell’amore e del romanticismo, come è stata dipinta nei libri e nei film. La capitale francese è anche una delle mete preferite dagli investitori di tutto il mondo, italiani compresi. 

Gli italiani sono da anni tra i primi compratori a Parigi e apprezzano particolarmente la prossimità e soprattutto i vantaggi che il mercato  immobiliare parigino, e francese in generale, presentano in confronto a quello italiano.

Questo perché il mercato immobiliare parigino è in grande fermento da anni, apprezzato per la sua stabilità e per la garanzia di liquidità che offre. 

Perché comprare casa a Parigi e quali sono i quartieri su cui puntare? Lo raccontiamo, insieme a tante altre curiosità, in questo articolo.

Perchè comprare casa a Parigi?

Il mercato immobiliare parigino è molto flessibile poiché sa adattarsi ai profili di molti investitori. Diverso, infatti, è l’identikit del compratore medio:

  • C’è chi compra per se stesso. In genere, si tratta di persone che acquistano casa a Parigi per trascorrere le vacanze, per le proprie missioni di lavoro, expat che abitano o hanno abitato in Francia e vogliono mantenere un “legame con la città”. Oppure che desiderano offrire un appartamento ai propri figli che vogliono studiare o trovare un lavoro nella capitale francese.
  • C’è chi compra per investire. Qui parliamo di investitori professionali che scelgono di diversificare i loro investimenti e comprano a Parigi perché vogliono un mercato “sicuro”, che regge in tempi di crisi e cresce nel tempo.
  • E poi ci sono profili ibridi. Le persone che rientrano in questa categoria sono quelle che comprano casa a Parigi sia perché sanno che è un buon modo per proteggere i loro soldi e far crescere il loro investimento nel tempo  e sia perché vogliono investire in una destinazione che desiderano usare all’occorrenza, per vacanze o altre necessità familiari. 

Questa terza categoria di investitori è quella più frequente che si rivolge ai nostri consulenti.  

Perché scelgono di comprare casa a Parigi? Innanzitutto, perché  sanno che il loro investimento è molto liquido e potranno vendere a un prezzo nettamente maggiore dell’acquisto nel tempo.  Il loro obiettivo è di avere una seconda casa che non costa ma rende.

In genere, questa tipologia di investitore, che non occupa stabilmente l’appartamento, sceglie noi per capire quale appartamento è più adatto alle sue esigenze e come farlo rendere, mettendolo in affitto.

Noi li aiutiamo a farlo, offrendo dei servizi più ampi rispetto a un’agenzia di gestione “classica”. Tutte le nostre attività sono studiate per offrire consulenza a  investitori e non residenti.

 

città di Parigi

Principali vantaggi

Regola n° 1: non perdere mai soldi. Regola n° 2: non dimenticare mai la n°1”,  è una frase celebre di uno dei più grandi investitori viventi, Warren Buffett

Parafrasando Buffett, possiamo dire che è uno dei principali vantaggi di investire a Parigi è che ci sono pochi rischi che voi possiate perdere i soldi del vostro investimento. 

Questo avviene perché il mercato immobiliare parigino ha dimostrato negli anni di essere:

Attrattivo:  Parigi è una città capace di attrarre milioni di turisti ogni anno. Per dare un dato, nel 2018, ovvero durante il turbolento periodo degli scioperi e gilet gialli, circa 40 milioni di turisti hanno visitato Parigi e Ile-de-France (fonte dati Le Parisiens).  

Crescente: La crescita dei prezzi del mercato immobiliare parigino negli anni è straordinaria. Se nel 2000 i prezzi erano fermi sui 2.700 euro a mq, oggi superano i 10mila in media (fonte Le Parisien- Chambre des Notaires).

Liquido: a differenza di altri Paesi, anche dell’Italia, il mercato immobiliare è molto liquido. Basta qualche mese per vendere un appartamento e recuperare i capitali.  Stando a uno studio di Barnes, la città ha visto un incremento del numero di transazioni nel 2019 del 16% rispetto all’anno precedente, mentre i prezzi sono aumentati dell’8%.

Guarda il video del nostro Ceo, Fabiano Testa, per scoprire più dettagli sui vantaggi degli investimenti immobiliari a Parigi.

 

Qual’è la tassazione in Francia

Come comportarsi con le Agenzie delle Entrate francesi per una seconda casa? In generale, sugli immobili sono applicate in Francia quattro tipologie di tasse.

Tasse legate alla possessione dell’immobile:

  • La tax fonciére: simile ad ICI/IMU si paga annualmente sulla “proprietà” della casa
  • La tax d’habitation:  si tratta della tassa di soggiorno per i brevi termini. Si applica a chi occupa la casa secondo le modalità di affitto e contratto scelto. Questa tassa è oggetto di diverse modifiche e potrebbe essere parzialmente soppressa.
  • Impôt sur la fortune immobilière. Tassa che si applica nel caso in cui si possiedono asset immobiliari che superano una certa soglia, in genere superiori al milione di euro.
  • Ivie:   imposta “italiana” sulla detenzione di immobili all’estero. Può essere più o meno impattante in base al modo di calcolo. Chiedete al vostro consulente.

Tasse sui redditi di affitto in Francia        

Per quanto riguarda i redditi per affitti, le agevolazioni sono tante e le tasse da pagare sono relativamente basse. Tuttavia, se non si conoscono i vari dispositivi tipo Lmnp o la giusta applicazione delle convenzioni franco-italiane o internazionali si rischia di pagare più del dovuto.

Nel caso in cui, come a volte purtroppo constatiamo, state pagando in modo sproporzionato rispetto alla vostra rendita, rivolgetevi a noi. Succede, spesso, che molti compratori non conoscano bene la fiscalità francese ed è utile, in questi casi, rivolgersi a consulenti che possono aiutare a orientarsi e ottenere i vantaggi previsti dalle leggi in materia fiscale.

Tassazioni legate alle compravendite e successione

Per ultimo ci sono le plusvalenze (fino a 22/30 anni) che si aggirano intorno al 19%, per un italiano non residente in Francia più “contributi sociali” o “prélèvement de solidarité” per un totale di 26 o 36% secondo residenza e situazione, ma con alcune detrazioni possibili

Successioni e donazioni

Le tasse francesi sono particolarmente impattanti sulla successione. Pertanto, se comprate o detenete già un immobile a Parigi non fatevi prendere di sorpresa. Preparatevi bene chiedendo consiglio, così da prevenire o da lasciare un attivo in eredità e non un’incombenza. 

torre parigi

Principali quartieri francesi dove conviene investire 

Se accompagnati da un buon consulente, che ha una strategia efficace, in ogni area della città potete fare un buon investimento e trovare inquilini, nel caso in cui vogliate mettere a reddito l’appartamento, in modo agevole. 

Nella maggior parte dei casi, per vantaggi fiscali, giuridici ma anche di rendita si tratterà di affitti ammobiliati.  Brevi medi o lunghi termini dipenderà dalla situazione ed è importante poter passare da uno all’altro in caso di interesse o necessità. Operando su tutte le fasce degli affitti sapremo consigliarvi il migliore per voi  e cambiarlo se necessari.

Ciò premesso esistono quartieri nei quali l’investimento può risultare più fruttuoso. 

Quartiere Saint – Germain-des-Prés,

Come, per esempio, il quartiere Saint – Germain-des-Prés, che si trova tra il VI e il VII arrondissement nella elegante “rive gauche”. Prende il nome dall’abbazia omonima, che è la più antica chiesa della capitale francese, risalente al IV secolo. È il quartiere conosciuto per la cultura, l’editoria, le gallerie d’arte e la moda, protagonista della vita intellettuale della città.

A Saint – Germain poi si affiancano altri quartieri che sono fioriti negli anni e hanno ancora tante opportunità di crescita, come Belleville, diventato il quartiere della movida, molto frequentato dai giovani e la popolazione detta BOBO bourgeois-bohème. Belleville si trova tra l’11°, il 19° e il 20° arrondissement.  Famoso per aver dato i natali a Edith Piaf e per essere l’ambiente scelto da Daniel Pennac per ambientare il suo ciclo di romanzi sulla famiglia Malaussène. Il quartiere è pieno di bar, birrerie e negozi e viene preso d’assalto soprattutto nei weekend. Molto noto anche per il Parco di Belleville, da dove è possibile avere una panoramica spettacolare di Parigi.

Place de la République

Esistono poi altri quartieri che possono ingolosire chi vuole comprare casa a Parigi. Pensiamo a Place de la République, famosa per la famosa statua della Marianne, allegoria della Repubblica e punto d’incontro di tre arrondissements, II, X e XI. Bastille, che come per Belleville è noto per la sua vita notturna e per i tanti locali cool, oltre ad essere il quartiere dove si trova la casa del grande scrittore francese Victor Hugo. E ancora Montorgueil, che rappresenta uno dei centri della moda giovane e tendenza ed anche una delle zone dove si trovano più bar e ristoranti che fanno o faranno la moda parigina di domani, caratterizzata dalla sua centralità e dalla sua area pedonale colma di ristoranti, bistrot, bar e bancarelle di frutta e verdura. 

Grand Paris Express

Grandi opportunità per chi vuole investire a Parigi ci sono nel progetto Grand Paris Express, che vede l’ampliamento di 4 linee della metropolitana, per avvicinare la provincia al centro di Parigi, in un’area urbana che comprende 131 comuni e si sviluppa su una superficie di 814 chilometri quadrati. 

quartieri di parigi

Rivolgersi ad un’agenzia o ad un consulente?

Una delle domande più frequenti di chi intende comprare casa a Parigi è se rivolgersi a un’agenzia o a un consulente. Premettendo che in entrambi i casi, parliami di professionisti che per legge sono in possesso di una licenza che attesta la loro formazione e competenza, c’è una netta differenza nel modo in cui entrambe approcciano al lavoro.

L’agenzia, quelle che si trovano facilmente per strada per intenderci, in genere, ha un suo portafoglio di appartamenti da vendere e cerca di trovare l’abbinamento giusto tra le caratteristiche dell’appartamento e i bisogni del cliente. Data la rapidità del mercato, l’agenzia per forza di cose tende a fare più gli interessi del proprietario che vende, rispetto al compratore. Il suo è un approccio più commerciale e volto a chiudere una transazione il più velocemente possibile, anche perché non seguirà poi dopo il  cliente. Una volta avvenuta la vendita, gran parte del suo lavoro è terminato.

Il consulente, a differenza dell’agenzia, accompagna il compratore nell’investimento, lo aiuta a fare delle buone scelte, specie in mercati di nicchia. Un buon consulente sa poi mettersi nei panni del compratore, nel caso specifico dell’italiano che compra un appartamento a Parigi. Sa fare le domande giuste, per capire in anticipo gli interessi del suo cliente e le sue necessità, spiegargli differenze legali o di mercato di cui magari non é neanche a conoscenza.

La scelta del consulente, tuttavia, non è facile perché c’è bisogno che ci sia un allineamento tra i suoi interessi e quello del cliente. Può capitare, per esempio, che possa consigliare al suo cliente di comprare o vendere, malgrado si sia in un momento poco propizio, per aumentare i suoi guadagni. In questo caso, il suo giudizio è inquinato dai suoi interessi.

Ci sono poi consulenti che, al contrario, lo sono a 360 gradi. Accompagnano il cliente nell’investimento e si occuperanno poi in prima persona poi della gestione del suo appartamento. Un approccio lungimirante che porta ad aumentare la fiducia dell’investitore e a far scattare il passaparola con il compratore che potrebbe consigliare la sua azienda a parenti o amici.

 

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